Sviluppo Industriale Informatica Perduta

Siderurgia, Energia e Meccanica
La siderurgia insieme all’energia e la meccanica sono i cardini dello sviluppo industriale di quegli anni ’50.
Proprio in questi anni la Iri e la stessa Eni diventano protagonisti della politica economica del paese. Ai due enti vengono affidati non solo obiettivi economici ma anche obiettivi sociali.

Lo sviluppo industriale che sta muovendo a regioni del nord, produce al sud solo un eco lontano. Mattei alla nuova presidenza della ENI determina la politica energetica italiana. ENI nasce con l’intento di creare sviluppo di cose nuove e di muovere lungo una direttrice molto precisa.

Cartucce Affrancatrici dal cuore verde e proiettate al futuro – Scopri di più

FIAT

Nel 1955 esce dallo stabilimento di Mirafiori la Fiat 600. La vettura utilitaria segna per la Fiat l’inizio della produzione su larga scala. Prezzi accessibili, rivolti una fascia sempre più ampia di clienti.
Incomincia in Italia la motorizzazione di massa. Nel giro di 7-8 anni, il fenomeno moltiplicherà per cinque volte il parco cinque circolante di autovetture. Cambieranno i costumi e gli stili di vita del nostro paese.
Fiat 500
“Ecco la Fiat 500, la piccola grande vettura. Interessante sotto qualsiasi punto di vista potete guardare dall’alto in basso e non si sentirà mai in soggezione. Scattante veloce, tiene la strada benissimo.” Recitava uno spot pubblicitario dell’epoca.

Con l’uscita della 500 nel 1957, la Fiat dimostra la bontà della scelta di voler produrre vetture di piccola cilindrata puntando su tecnologie all’avanguardia. Grazie al suo design accattivante, la nuova arrivata ribadisce ed amplia successo della 600. Il ventaglio dei clienti FIAT si allarga sempre di più.

L’avvento di ENI
A rompere il consolidato cartello dell’industria privata della Montecatini, interviene nel 1956 l’ingegner Mattei con la costruzione del petrolchimico di Ravenna. Basandosi su una nuova tecnologia che usa il metano anziché il petrolio il carbone, come materia prima del processo produttivo. Mattei sfrutta la disponibilità di giacimenti emiliani e romagnoli dell’azienda di Stato per alimentare il nuovo stabilimento.

Adriano Olivetti ed il sociale
Il rapporto dell’uomo dentro la fabbrica e fuori dalla fabbrica
La fabbrica non produce solo oggetti di consumo, ma crea anche rapporti sociali, costruisce case, dopo scuola, colonie, strutture di assistenza e ricreative

L’amaro Destino di ENI e Olivetti
Il palazzo ENI inaugurato nel 1962 è il simbolo di una grande azienda che si è sviluppata in pochissimi anni. Il gruppo può contare sul 55.000 addetti e 60 società operative, ma il destino è in agguato. Al culmine di un incredibile parabola di successi, Mattei muore precipitando con l’aereo aziendale vicino a Pavia nel 1962. Scompare uno dei protagonisti del miracolo italiano il settore dell’energia.

Anche Adriano Olivetti un altro grande imprenditore protagonista di quegli anni è morto nel momento in cui la sua azienda puntava nuovi traguardi.

Un gruppo tra cui brillanti giovani neolaureati vivono l’avventura non comune di affrontare un eccitante sfida scientifica e tecnologica. L’obiettivo era veramente ambizioso e non si trattava soltanto di progettare un calcolatore quanto di realizzare un prodotto da mettere sul mercato con ampi successi.
Il Declino Olivetti
Vengono a mancare i finanziamenti, la cordata al capezzale di Olivetti capitanata da Cuccia e De Benedetti avvia la cessione di numerosi rami di azienda e finisce l’avventura dell’Olivetti nel campo della grande informatica.  L’ambiziosa sfida prevedeva investimenti a lungo termine.

Sarebbe stato necessario cercare cooperazioni e alleanze con aziende del settore all’estero. Bisognava affrontare e ampliare il mercato internazionale. E’ mancato il supporto del governo. Come era successo altrove per esempio in Francia.
E’ venuto meno il supporto a quest’industria nascente che era trasversale con una prospettiva strategica a livello Paese.

Sviluppo Industriale Informatica Perduta