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La guerra e l’ambiente

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Guerra Ambiente e Ecologia

Il conflitto in Ucraina con il dramma delle vite spezzate, delle città distrutte di quella popolazione che deve abbandonare le proprie case. Profughi a centinaia di migliaia una crisi umanitaria dal prezzo altissimo con ripercussioni che portano una parte del mondo che se ti ritieni evoluta a fare un pericoloso passo indietro.

Guerra Russia Ucraina

La guerra è una delle attività più negative che la nostra specie abbia mai inventato. Lo vediamo con i nostri occhi, seguendo le vicenda di questi giorni tra Ucraina e Russia. La guerra tra Mosca e Kyiv sta distruggendo città, palazzi, infrastrutture. Peggio ancora, le vite di decine di centinaia di soldati e civili i quali, come in tutte le guerre, hanno la “colpa” di trovarsi nel posto sbagliato nel momento meno opportuno.

C’è poi un ulteriore costo, che però spesso non viene calcolato quando si tirano le somme di una guerra. È il costo ambientale. Il conflitto Russia-Ucraina porta alla ribalta l’impatto che la guerra e l’esercito di ogni nazione ha sull’ambiente. Sebbene sia una considerazione secondaria rispetto all’impatto sulla vita umana, vale sicuramente la pena evidenziare i danni che i conflitti armati recano al pianeta. Una guerra, in qualsiasi parte del mondo si svolga, ha infatti pesanti conseguenze sulla scena climatica – soprattutto oggi che ci troviamo già in una situazione di non ritorno.

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Freno alla transazione ecologica
Nell’analisi di quello che sta succedendo, non si possono ignorare tutti gli aspetti di questo terribile momento storico. Le ripercussioni sull’ambiente e su quanto stanno facendo le nazioni per mettere in atto l’indispensabile transizione ecologica non sono di poco conto.

Un impatto negativo
È facile capire che è una cosa sempre l’impatto impatto negativo sull’ambiente in quella del Vietnam ad esempio vennero distrutti i 6000 km² di foreste per permettere di addestramento nella giungla.

Oggi durante i conflitti le emissioni di gas che alterano il clima i danni ecosistemi del territori coinvolti aumentano di parecchio e c’è uno sperpero di prezioso materie prime.

I Paesi dipendenti
L’energia come stiamo vedendo la dipendenza dalla Russia di tutti i paesi europei con i prezzi di petrolio caso le stelle comportamenti di spesa che rischiano di diventare insostenibile.

La riattivazione di centrali elettriche alimentate a carbone diventerebbe una retromarcia ecologica molto dannosa. Peraltro delle sette che abbiamo in Italia, solo una è del tutto chiusa e nelle altre si brucia anche biomassa. In questo modo il termine di riconversione fissato per 2025 potrebbe slittare con le conseguenze immaginabili.

I granai del mondo
Ma non è solo questione di stare al caldo fare rifornimento di idrocarburi. Russia Ucraina sono anche i granai del pianeta. Rispettivamente il primo il terzo rispetto al mondo esportatore al mondo di cereali. I cui prezzi stanno schizzando verso l’alto. L’Italia ed altri paesi europei importano il 50% del loro fabbisogno.

La Pace
Sommando tutti i fattori una profonda crisi socio economica e di conseguenza anche ambientale non è da sottovalutare e questo non agevolerebbe le iniziative che hanno come scopo quello di arrivare al traguardo più importante. La pace